Fifa World Cup – Mexico 1986

Che il calcio è uno sport di squadra è cosa certa ma quello che Diego Armando Maradonaa ha compiuto nel 1986 in Messico, davanti a più di centomila spettatori, trascinando l’Argentina di Carlos Bilardo a sollevare la Coppa del Mondo allo stadio Azteca di Città del Messico resterà indelebile nei libri della storia del calcio.

L’Argentina è reduce da Spagna ’82 dove El Pibe de Oro è stato riempito di botte dai brasiliani e sbattuto fuori dall’Italia che diventerà campione del mondo ma sulla panchina dell’albiceleste arriva Carlos Salvador Bilardo che mette al centro di tutto e di tutti Diego Armando Maradona.

Il Mondiale per l’Argentina comincia con una facile vittoria per 3 a 1 contro la Corea del Sud, con doppietta di Valdano. La seconda partita tocca all’ Italia campione in carica che va in vantaggio dopo pochi minuti grazie a un rigore di Altobelli ma sarà il il Pibe a pareggiare i conti poco dopo. La partità contro l’Italia terminerà in pareggio e l’Argentina vincerà il girone battendo anche la Bulgaria.

Agli ottavi di finale la compagine argentina incontrerà il cattivissimo Uruguay!

Per tutta la partita Diego Armando Maradona viene maltrattato e provocato dagli uruguagi ma non perde mai la calma ed è proprio lui a dare il via all’azione che porterà in goal Pedro Pablo Pasculli, che già da un anno gioca a Lecce con Barbas e che porterà grazie alla sua rete l’Argentina ai quarti di finale.

Ecco che da questo momento inizia la leggenda …..

Il 22 giugno 1986 allo stadio Atzeca l’Argentina incontra l’Inghilterra.

La partita ha un significato politico ben preciso perché quattro anni prima il regime militare argentino aveva scatenato la guerra delle Falkland aggredendo le isole Malvinas che appartenevano al Regno Unito e costringendo a un intervento militare la prima ministra Margareth Thatcher. I britannici vinceranno la guerra e la Lady di ferro fonderà su quel trionfo gran parte del suo grande successo.

Gli argentini vogliono prendersi una rivincita sul campo di calcio e vogliono vincere la partita ad ogni costo. Al 51′ del secondo tempo le squadre sono ancora sullo 0 a 0 e Diego Armando Maradona riceve palla sulla tre quarti, salta due inglesi facilmente ed appoggia a Valdano andando poi a fare la sovrapposizione in area …  da un rimpallo fuoriesce un campanile su cui il gigante portiere inglese Shilton comincia ad accennare l’uscita …. forse è un po’ in ritardo ma quello che vede il pubblico ha davvero dell’incredibile: Diego Armando Maradona arriva prima di Shilton e manda la palla in rete.

I replay chiariranno come sia stato possibile: Diego Armando Maradona ha toccato il pallone con la mano, quella che lui definirà la mano di Dio.

Qualcuno in campo se ne è accorto ma il goal è valido e dopo quattro minuti esatti El Pibe de Oro realizzerà il goal che tutti abbiamo sognato di fare o vedere, il famoso goal del secolo e lo realizza dribblando, partendo da una decina di metri prima della sua metà campo, cinque calciatori di movimento più il portiere.

La partita finisce in questo esatto momento ed il goal inglese servirà a poco o nulla.

In semifinale l’Albiceleste di Bilardo incontra il Belgio mentre nessuno ha più dubbi: con un Maradona così perdere un mondiale è più difficile che vincerlo. Diego va in goal la prima volta con un pallonetto di sinistro sull’uscita del portiere. Dodici minuti dopo un altro slalom, meno ubriacante di quello con gli inglesi, lo porta a segnare la rete del 2 a 0 che mette al sicuro il risultato e certifica che in campo c’è un giocatore solo che vale la pena guardare.

In finale l’Argentina  trova una Germania ricca di campioni come Rummenigge, Voeller, Matthaeus ma nessun problema Diego Armando Maradona è in difficoltà ma la differenza la fa lo stesso. Un suo calcio di punizione in area regala la prima rete del centrale “Tata” Brown, ed è lui a dare il via con un passaggio chiave all’azione che porta in goal Valdano per il raddoppio.

La Germania ha carattere e rimonta con Rummenigge e Voeller ma al minuto 83 Diego alza la testa e vede che Burruchaga sta scattando verso l’area, lo serve come solo lui può fare ed è subito 3-2 che consentirà all’ Argentina di diventare per la seconda volta campione del mondo.